Posts written by tvb93

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    Verità nascoste.



    Rudy ed Alice erano in cucina. Erano spaventati, confusi, persi.
    Pensavano di essere forti insieme, ma invece non erano niente e la paura e la vergogna di dire ai loro cosa gli stesse succedendo li faceva da padrone.
    Ma dovevano pur sempre provare. Si definivano maturi, e la maturità consiste anche nel sapersi prendere le proprie responsabilità e dire a tutti la verità dei fatti.
    In fondo cosa facevano di male? L’amore non è un male e continuavano a ripetersi che se si sono ritrovati ad abitare sotto lo stesso tetto di certo non era perché lo avevano scelto loro. Hanno solo dovuto rispettare le volontà dei loro genitori.
    Qualche anno fa erano semplici estranei, ora invece sono innamorati.
    -Allora, che succede? Volete continuare a stare come statue oppure ci dite qual è il vostro problema?-chiese Giulio.
    -Sediamoci, è meglio.-rispose Alice.
    -E sediamoci.- rispose la madre guardandosi negli occhi con Giulio. –Allora?-
    -Eh… qui viene il bello, da dove iniziamo?-chiese Rudy incrociando gli occhi spaesati di Alice.
    -Inizio io.-disse Alice. –Sentite, non credo ci siano parole adatte per dirvelo, anche perché cambia il modo ma la sostanza è la stessa, quindi come dire… In casa avete i nuovi Marco ed Eva.-
    -Che vorresti dire?-chiese Giulio meravigliato.
    -Papà, sveglia. Io amo Alice, lei ama me, quindi che vogliamo fare?-
    -Facciamo che prima ti strozzo e poi ti porto in bagno e riusiamo il metodo che tu conosci benissimo per rinfrescarti un po’ le idee.-
    -No Giulio, calmati.-rispose Lucia. –Da quanto tempo andrebbe avanti questa storia?-
    -Non da molto. È un anno che cerchiamo di capire i nostri sentimenti, ma solo qualche giorno fa siamo riusciti a… parlarci.-rispose Alice.
    -Rudy io giuro che t’ammazzo se…-
    -Papà mi spieghi dov’è il problema? Sai perché abbiamo deciso di parlarvene? Perché non volevamo fare la fine di Eva e Marco. Quanto hanno dovuto soffrire? Quante ne hanno passate insieme? Eppure il loro è amore. Non avrebbero avuto Marta se non si fossero amati, o mi sbaglio?.-
    -Rudy, non vorrai mica dirmi che Alice è incinta?-chiese Lucia.
    -No, potete stare tranquilli, non siamo incoscienti.-rispose il ragazzo.
    -Mo pure a letto siete stati!-esclamò Giulio arrabbiato.
    -Perché, dovevamo chiedervi il permesso?-rispose Alice a sfottò.
    -Calmati Giulio e ragioniamo.-rispose Lucia.
    -Non credo ci sia molto da ragionare.-
    -E invece si Giulio. Loro hanno ragione, com’è andata a finire con Eva e Marco? Lui è finito a Londra ed Eva si è consolata tra le braccia di Alex. Il risultato? Non hanno mai smesso di amarsi. Loro hanno avuto il coraggio di mettersi contro di noi e in fin dei conti non hanno fatto male. In fondo se si amano noi non possiamo impedirglielo. I sentimenti non possono essere programmati.-
    -Forse c’hai ragione Lucì.-
    -E c’ho ragione si.-
    -Anche Eva e Marco la pensano così, e se stiamo parlando è anche perché loro ci hanno dato un grande incoraggiamento. Per quanto ci eccitasse l’idea, non volevamo vivere nel sotto e fugi, riempiendovi di bugie. Siamo stati leali.- continuò Alice.
    -E se dovesse andare male?-chiese Giulio. –Andrete via? Fuggirete?-
    -Forse, papà. Ma non vogliamo pensare al domani. Oggi è il giorno più bello. Oggi siamo innamorati, domani chissà.-
    -E va bene, che vi devo dire, ci avete convinti. Ma sia chiaro, ognuno continuerà a dormire nella propria stanza.-
    -Si, si, grazie papà. Sei il migliore, papà! Lo sapevo papà!- esclamò Rudy, esultando per tutta la stanza; mentre Alice abbracciò la madre sussurrandole all’orecchio –Lo sapevo che avresti capito. Ti voglio bene.-
    -Anche io.-rispose la madre.
    -Alice.-la chiamò Giulio. –Mi spieghi come fai a stare con uno come mio figlio?- chiese divertito, ammirando il figlio che a modo suo gioiva ancora.
    -Perché in fondo anche Rudy ha un cuore. Lo tiene ben nascosto ed io ci ho messo un po’ a scoprirlo. Anche lui è un romanticone e fa fatica a far uscire fuori i propri sentimenti perché crede che così facendo diventi un debole, invece è il contrario.-
    -Si, si, hai fatto il tuo bel discorsino, ma ora dobbiamo andare a studiare.-disse Rudy tirando a sé Alice per dirigersi nella sua stanza a studiare.
    -Mo sta a vedè che grazie a tua figlia c’avemo l’Einstein della Garbatella.-
    -Vabbeh, meglio così. Vorrà dire che se s’impegna all’80 ci arriva all’esame.-
    -Speriamo. Lucì.-aggiunse Giulio dopo un breve attimo di silenzio, ma lei avendo capito la domanda che voleva porle lo fermò.-
    -Abbiamo fatto bene. Hanno ragione, sono stati sinceri e ci hanno raccontato tutto. Non ci hanno neanche fatto mistero del fatto che hanno fatto l’amore, che vuoi di più?-
    -Te.-rispose secco Giulio baciandola appassionatamente.

    Intanto a Londra, Marco continuava a lavorare al suo nuovo pezzo. Era stanco, arrabbiato, nervoso, deluso per il semplice fatto di non riuscire a far andare d’accordo le parole del pezzo con la base. Si era rinchiuso in camera da letto da almeno due ore ed Eva ogni tanto lo sentiva gridare, ma non si meravigliava. Lo sapeva bene che in questi casi era meglio lasciarlo da solo con la sua confusione e raggiungerlo quando si fosse calmato.
    Ma d’un tratto il telefonino di Marco vibrò. Era un sms.


    “Ti va di offrirmi da bere? Non credo di averti ringraziato per l’altra sera. M.”
    “Non devi ringraziarmi e comunque non potrei uscire.” Rispose Marco.
    “Cos’è sei troppo impegnato al locale oppure la tua ragazza è una di quelle ragazze gelose e possessive?”
    “Non ti sembra di fare un po’ troppe domande?”
    “Hai paura della verità?!”
    “Perché rispondi con un’altra domanda?”
    “Sono stata io la prima a farti una domanda, quindi? Eva è gelosa se esci con me?”
    “Sono io che non voglio uscire con te. Eva non è gelosa di me, semmai il contrario.”
    “E allora raccontale una balla ed esci con me.”
    “No.”
    “Ti farò vedere Londra sotto altri occhi. Alle 20 al mio appartamento. Non mancare.”


    Marco non scrisse nessuna risposta. Eliminò gli ultimi 6 messaggi ricevuti ed i 5 inviati.
    Quella proposta l’intrigava. Sarebbe uscito da quelle quattro mura che iniziavano a stargli strette e soprattutto lo soffocavano.
    Certo, poteva sempre uscire con Eva, ma aveva bisogno di cambiare aria. Aveva bisogno di… non sapeva neanche lui di cos’avesse bisogno, così ripose la chitarra nella custodia e poi raggiunse la sua fidanzata.
    -Eva tesoro, mi dispiace ma questa sera devo andare al locale. Pare si sia rotto un mixer e forse il concerto di domani è annullato, quindi devo andare a vedere.-
    -Ah, va bene tranquillo. Allora vado di là e chiamo la signora Miller e vediamo se tiene Marta un paio d’ore perché devo passare in redazione.-
    -Ok. Allora se la signora è disponibile la porto io Marta e tu ti occupi delle tue cose senza preoccuparti di nulla.-
    -Ma sei un tesoro, ora hai capito perché ti amo?-
    -Uhm, fammi indovinare… Perché realizzo ogni tuo desiderio?-
    -No. Tu riesci a rendermi felice anche nelle piccole cose, in quelle banali e futili. Non ho bisogno di diamanti per essere felice e tu lo sai. Sai che tra un diamante ed una cena a casa, tra me, te e Marta preferirei la cena. Anche se una cena senza Marta dovrai pur concedermela prima o poi.-aggiunse facendogli l’occhialino.
    -Allora domani sera non prendere impegni.-
    -Errato. Domani sera ho la diretta di un concerto, e come al solito te ne sei dimenticato.-
    -Chiedo umilmente perdono mia signora.-disse Marco inginocchiandosi.
    -Dai, non fare il cretino. Anzi, fammi passare così chiamo la signora.-Marco annuì.
    Un’ora dopo la famiglia Cesaroni era pronta. Marco e Marta andarono dalla baby-sitter ed Eva andò in redazione, dove fu costretta a rimanere per un turno di notte. Marco invece andò all’appartamento dove si era stabilita Maya. Le citofonò.
    -Chi è?-chiese lei.
    -Se la tua proposta è ancora valida, vorrei essere ringraziato.-Dall’altra parte non ci fu risposta. Maya gli aprì il portone, lui fece le scale di corsa ed arrivò dalla principessina.
    -Alla fine sei venuto.-disse Maya.
    -Sai.-rispose lui entrando. –Fino a qualche secondo fa ero venuto perché credevo di gradire la tua compagnia; però mentre salivo le scale ho capito che sono venuto da te solo per farti capire che io non sono il prigioniero di Eva. Io sono libero ed ora se permetti vorrei tornare da mia figlia.-
    -Dai ti offro da bere. Non andartene a vuoto. Un drink, nulla di più, promesso.-Marco annuì silenziosamente mentre si sedeva sulla poltrona che l’aveva visto dormire la notte prima e Maya preparava da bere.
    Lui non era in grado di definire ciò che provava stando accanto a quella ragazza. Non riusciva a dare un nome a quel sentimento, sempre se di sentimento si può parlare.
    Non era amore, ne era certo. Ma qualcosa provava. Doveva solo capire cosa.
    -Tieni, è per te.-disse Maya passandogli un bicchiere con il drink. –A cosa brindiamo?-
    -Alla felicità?-
    -No, io proporrei di brindare a noi.-
    -A noi.-continuò Marco brindando con Maya. Iniziarono a parlare del più e del meno, quando all’improvviso iniziò a piovere. Marco si avvicinò alla finestra per vedere come la pioggia scendeva giù e Maya gli si avvicinò. Lo abbracciò e subito partì un bacio.
    Un bacio voluto da entrambi. Un bacio di fuoco, ma anche di tradimento nei confronti di Eva.
    Marco si liberò subito da quelle labbra e senza dire una parola andò via.
    Andò a prendere la sua bambina dalla baby-sitter ed insieme tornarono a casa.
    Quando Marco arrivò, controllò il suo telefono: 2 chiamate perse ed 1 sms, era Eva.

    “Devo fare la notte in redazione, o almeno devo fermarmi un bel po’. Ci sentiamo domani. Dai una bacio a Marta. Buona notte <3”

    Ok, Marco era solo a casa, così decise di dormire nel letto matrimoniale insieme alla figlia.
    Verso le quattro e mezza Eva finì il suo articolo al giornale, e mentre stava tornando a casa vide una persona familiare. Una persona che conosceva molto bene e che pensava di non vedere più.
    O almeno non da sola per non sentirsi in imbarazzo. Quella persona era Alex, il suo ex.
    Lei fece di tutto pur di non vederlo, ma Alex la bloccò.
    -Eva, anche tu a Londra. Che sorpresa!- esclamò Alex andandole incontro.
    -Alex.-Eva cercò di tenere il suo tono di voce molto calmo e carino. –Veramente io ci abito con Marco e Marta qui e tu?-
    -Un corso di aggiornamento se così lo vogliamo definire. Allora mi sa che c’incontreremo spesso.-
    -Già.-ripose lei imbarazzata.
    -Sai che ti vedo diversa, più matura.-
    -Lo prendo come un complimento.-
    -Si, direi proprio di si.-
    -Ora scusami, ma vorrei tornare a casa.-
    -Ok, tranquilla. Ci vediamo presto.-Ma… Alex senza pensarci su due volte baciò Eva.
    -Non ti permettere più, stronzo!-
    -Non dirmi che non ti è piaciuto.-
    -Sei tu che mi fai schifo Alex. Che credi? Cosa pensi di fare? Mi fai schifo.-disse Eva tirandogli uno schiaffo per poi dirigersi verso casa.
    -Io ti amo Eva.-lei a quelle parole si voltò
    -Ma vallo a raccontare a qualcun’altra.-
    -No, lo dico a te perché sei la diretta interessata.-
    -E sai che c’è? Che sono io a non amarti, quindi addio Alex!-Eva questa volta se ne andò lasciando Alex che parlava da solo. Aveva tradito Marco. Si, era stato Alex a tirarla a sé, ma c’era stato pur sempre un bacio. Era indecisa se raccontare tutto a Marco. Ma alla fine decise di non dire niente. Conoscendo il suo fidanzato avrebbe fatto a cazzotti con il suo rivale e lei voleva evitare.
    In fondo se il bacio non ha significato niente per lei, perché doveva dirglielo?

    Eliessa.
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    Micol Olivieri e Niccolò Centioni: da I Cesaroni a Pechino Express 2

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    I due protagonisti de "I Cesaroni" Micol Olivieri e Niccolò Centioni si metteranno alla prova nell'adventure game "Pechino Express 2", quest'anno condotto da Costantino della Gherardesca e in onda su Rai 2.

    Micol Olivieri e Niccolò Centioni: da I Cesaroni a Pechino Express 2.

    Pechino Express 2 non è ancora cominciato ma sta già facendo parlare di sé: un format nuovo che è piaciuto molto ai telespettatori italiani e che quest’anno vedrà al timone Costantino della Gherardesca nei panni di conduttore e non più di concorrente. Tantissime invece saranno le coppie che movimenteranno l’adventure game di Rai 2: tra queste spiccano certamente i giovanissimi Micol Olivieri – già protagonista di un videoclip musicale – e Niccolò Centioni. Il grande pubblico li conosce meglio coi nomi di Alice Cudicini e Rudi Cesaroni, ovvero i due protagonisti della serie televisiva di Canale 5 prodotta da Publispei che avrà una sesta serie, girata ancora una volta nella Capitale. Stiamo parlando de I Cesaroni che negli ultimi anni hanno registrato un notevole calo di audience ma che hanno portato al successo i due attori: da figli di Giulio Cesaroni (Claudio Amendola) a concorrenti di un reality show nel quale dovranno affrontare durissime prove, dovranno patire la fame e il caldo, dovranno mettercela tutta per sopravvivere. Tutto ciò sotto gli occhi vigili delle telecamere Rai che li seguiranno ovunque. Quello che adesso tutti si chiedono è: che effetto avranno Olivieri e Centioni sul pubblico? Diventeranno la “coppia televisiva” dell’anno e soprattutto riusciranno a vincere Pechino Express 2?



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    Se son rose fioriranno.

    -Eva amore.-esclamò Marco accarezzandole dolcemente il viso.
    -Ehi!-rispose lei mettendosi seduta sul divano. –Quando inizi un discordo così c’è da preoccuparsi.-
    -Dai, fammi spazio che ti racconto.-Eva annuì.
    -Allora?-
    -Beh, quando ho raggiunto Micheal al locale ho visto Maya. Era sbronza, non si reggeva in piedi, così l’ho accompagnata a casa, e che casa! Ti dico solo che l’oggetto meno elegante presente lì dentro era un vaso in cristallo di Boemia. Comunque, una volta arrivati, ho aspettato che stesse meglio, visto le sue pessime condizioni, ed alla fine mi sono addormentato con lei.-
    -Avete dormito nello stesso letto?-chiese Eva agitata.
    -Parla piano che Marta dorme. Se mi fai finire magari. Io ho dormito su una poltrona, Maya nel suo letto. Non mi è neanche passato minimamente per la testa di infilarmi nel letto con lei.-
    -Mi stai dicendo la verità Marco? No, perché un’altra volta la storia dell’anno scorso non riuscirei a sopportarla.-disse Eva con le lacrime che a stento riusciva a trattenere.
    -Eva, io ti amo. Ho scelto te. So di aver fatto una stronzata l’anno scorso e forse non ti ho raccontato mai del tutto com’è andata.-
    -Perché, cosa c’è che io non so? Cos’altro dovrei sapere?- chiese terrorizzata.
    -Quel pomeriggio ero sbronzo. Mi ero fatto fuori quasi due bottiglie di vodka e tu sai bene che io l’alcool non l’ho mai retto. Ovviamente non mi sto giustificando, ci mancherebbe, sono stato uno stronzo e non lo metto in dubbio, mi faccio schifo da solo per quello che ho fatto, ma se fossi stato sobrio puoi stare tranquilla che non sarebbe successo nulla, perché io amo te. Non ho mai amato nessuna come te. Tu sei l’unica che mi fa sentire vivo, mi fa sentire me stesso. Con te non ho bisogno di fingere ciò che non sono. Tu mi ami per quello che sono, potrei essere un musicista o un oste come mio padre e zio Cesare, tu mi avresti amato lo stesso.-
    -Anche io ti amo Marco. Ed hai ragione, ti amo per quello che sei. Che tu sia ricco o povero, alto o basso, grasso o magro, io amo quello che tu hai qui dentro.- disse Eva mettendogli una mano sul cuore. –E poi dovrei anche chiederti scusa, io invece di perdonarti quella volta sono scappata a Milano da mio padre, non facendo altro che rovinare tutto.- concluse Eva baciando il suo uomo.
    -Senti, che dici se andiamo a dormire giusto un paio d’ore?-chiese Marco.
    -Direi che non è affatto una cattiva idea. Il divano è comodo, ma per dormire proprio no, ho il collo a pezzi.-
    -Non dirlo a me che no passato la serata su una poltrona.- risero insieme; ed insieme si alzarono dirigendosi in camera da letto, con Marco che teneva sottobraccio la sua Eva.
    -Come siamo possessivi!- esclamò Eva divertita.
    -Perché, ti dispiace l’idea?-
    -No, per niente, anzi mi piace l’idea di essere solo e soltanto tua.-

    A Roma però, due ragazzi non riuscivano a dormire. Si giravano e si voltavano nel letto, ma non riuscivano a dormire. La loro testa era piena di pensieri, e non soltanto per l’esame di maturità che era quasi alle porte, ma anche perché avevano scoperto che i sentimenti non sempre si possono controllare.
    E quando non si è padroni dei propri sentimenti, il caos prende vita dentro di te e non sai più che cosa fare.
    Quei due ragazzi erano Rudy e Alice.
    Anche loro fratellastri. Anche loro innamorati.
    Alice non ne poteva più di quel tormentarsi nel letto, così si alzò per andare in camera del fratellastro.
    Entrò nella stanza e si avvicinò piano al suo letto.
    -Dormi?-chiese la ragazza con un filo di voce.
    -No.-rispose secco lui.
    -Bene, perché dobbiamo parlare.-
    -Qui? Ora?-
    -Se vuoi andiamo in camera mia, ma non aspetterò altro tempo per parlarti.-
    -No, va bene. Ti ascolto, parla.-
    -Rudy, io non so cosa fare. Prima m’innamoro di te, ma tu sei completamente pazzo di Miriam, poi vi lasciate e parti. Torni e sembra che di me non vuoi sapere niente, così mi faccio da parte. Pensavo davvero che quella notte alle terme fosse stato un errore, ma dopo aver trovato questo.- disse Alice passandogli un post-it con su scritto “Alice ti amo”. –Sono andata nel pallone più totale. Non so più che fare, non…-
    -Alice, io non ho mai pensato a noi due come una coppia. Si, il nostro rapporto negli anni è cambiato, maturato direi, ma devo capire se è maturato a tal punto da poterci definire “noi”. Anche io sono confuso.-
    -E allora che si fa?- Ci teniamo la nostra confusione in testa o cerchiamo di dargli un nome?-
    -Tu sai come si chiama? Alice, tu sei sicura di poter dargli un nome?-
    -Io si. Si chiama amore.-rispose Alice avvicinandosi a Rudy per baciarlo.
    -Sarà tutto un casino con mio padre, tua madre.-disse lui staccandosi dal bacio.
    -Capiranno. Come hanno capito che Marco ed Eva facevano sul serio, capiranno anche per noi.-
    -Ti amo.-disse secco Rudy.
    -Scc, non gridare. Mimmo potrebbe sentirci.-
    -Non ti sei accorta che non c’è? Ieri ha studiato con Matilde ed è rimasto a dormire da zio Cesare.-
    -Allora potremmo…-
    -Che hai in mente Aly?-le chiese Rudy vedendo la ragazza chiudere la porta a chiave per poi riavvicinarsi a lui.
    -Non saremo alle terme, però credo che il letto sia molto più comodo del pavimento.-
    -Beh, se vuoi possiamo fare la prova, nella speranza che non ci sia nessun custode in giro.-aggiunse ridendo Rudy, attirando a sé Alice coinvolgendola in un bacio lungo ad appassionato, vivendo insieme la loro seconda notte d’amore.
    Alle sette il suono della sveglia li riportò alla realtà.
    Una nuova giornata aveva inizio e questa volta era diverso. Speciale.
    Erano una coppia, finalmente erano riusciti a dichiararsi senza imbarazzo e senza giri di parole.
    Ora non restava che dirlo al resto della famiglia, quella si che era la parte più difficile, e chi poteva consigliarli meglio di Eva e Marco che i erano già passati?
    -Ehi, buongiorno.-disse Rudy baciando la sua ragazza.
    -Ma dobbiamo proprio alzarci? Perché non rimaniamo così ancora un po’?-Rispose Alice abbracciata a Rudy.
    -Hai una minima idea di cosa può succedere se mio padre ci trova così?-
    -Beh, effettivamente hai ragione. Torno in camera.-Rudy annuì. –Ci vediamo dopo sotto.- finì di dire la ragazza dando l’ultimo bacio a Rudy.
    Alice uscì dalla stanza, facendo attenzione che in giro non ci fossero Giulio e Lucia.
    Arrivata in camera aveva bisogno di parlare con qualcuno; così decise di mandare un’e-mail alla sorella.

    “Ciao sorellona!
    Come vanno le cose a Londra? Spero bene. Ho letto gli articoli che mi hai inviato e sono stupendi.
    Spero che tutto continui per il meglio! Stai iniziando a fare carriera, chissà se anche io riuscirò ad avere la tua stessa fortuna. Fino a ieri pensavo che la moda fosse tutto per me, ma ho capito che al mondo esistono altre cose, molto più belle ed importanti.
    Eva, sai che ti vorrei avere qui per raccontarti tutto ciò che mi sta accadendo? Sei l’unica che mi può capire!
    Vabbeh, ora ti lascio, devo prepararmi per andare a scuola altrimenti faccio tardi. Dai un bacio alla mia nipotina ed a Marco. Ci sentiamo.
    Alice.”

    Dopo aver riletto l’e-mail, l’inviò alla sorella, e lei iniziò a preparasi per una nuova giornata.
    Dopo un quarto d’ora il suo computer emise un suono.
    Era l’arrivo di un’e-mail, la risposa da parte di Eva.

    “Ehi sorellina,
    mi sono alzata per fare il latte a Marta ed ho trovato il tuo messaggio.
    Qui tutto bene, ma tu? Cos’è che è cambiato da ieri ad oggi? Qual è questo segreto inconfessabile da non poter dire neanche a mamma? Mi manchi tanto anche tu tesoro!”

    Come sempre Eva aveva risposto subito alla sorella.
    Ma Alice non era del tutto convinta che la novità dovesse saperla tramite un banale messaggio, e mentre rifletteva se rispondergli, entrò Rudy.
    -Ehi, che fai? Non vieni a fare colazione?-
    -Si, ora arrivo, stavo parlando con Eva.-
    -E cosa dice di bello? Ci sono novità?-
    -Veramente sono io che volevo dirle della novità. Chi più di lei e Marco possono consigliarci come comportarci?-
    -Effettivamente hai ragione. E allora che aspetti? Scrivile, dai.- Alice annuì.

    “Cos’è cambiato? Tutto. Sai, non pensavo che un essere come Rudy potesse provare dei sentimenti così profondi e puri verso un’altra persona. Verso una ragazza. Per me.
    Eva, io e Rudy ci siamo fidanzati, e non lo sa nessuno.
    Vorrei raccontarti tutto, vorrei parlarti come facevamo un tempo davanti una vaschetta di gelato in piena estate, o davanti un bel tè caldo d’inverno.
    Vorrei raccontarti tutto nei minimi dettagli, ma scrivendoti sono sicura che non riuscirei a trasmetterti tutte le emozioni che sto provando. Che stiamo provando, visto che, mentre ti scrivo Rudy è accanto a me, per questo ti voglio fare una domanda: Secondo te, mamma e Giulio sarebbero contro di noi? Cosa possiamo fare?”

    Alice inviò il messaggio.
    Intanto nell’atrio Giulio cercava i due ragazzi.
    -Ma siete qui, forza dai che fate tardi a scuola e dovete ancora fare colazione.-disse Giulio rimanendo sulla porta.
    -Eh si, ma ho ricevuto una mail da Eva e sto aspettando la risposta. Tranquillo, tutta al più noi facciamo colazione al bar.-
    -Ah, una mail, e cosa dice? Stanno bene? Marta?-
    -Ma non eravamo in ritardo?-chiese Rudy in tono scherzoso verso il padre.
    -Si, ma possiamo fare un’eccezione.-rispose Giulio avvicinandosi ai ragazzi.
    -Comunque stanno tutti bene.-
    -Cioè fammi capire Rudy, hanno mandato un messaggio con scritto solo stiamo bene?-
    -No.-rispose Alce –In realtà io ed Eva stiamo spesso in contatto, quindi era più una conversazione tra me e lei.-
    -D’accordo, non chiedo altro, non voglio sapere. Mi basta che stiano bene.-Un suono proveniente dal pc portò Alice a voltarsi verso il monitor. –Vabbeh, ho capito. Vi lascio da soli, ma non fate tardi.-
    -Ok papà, a dopo.-

    “Stai scherzando Aly?
    No ok. Scusa ma neanche io credevo che Rudy avesse un cuore. Ahahahah.
    Ma tornando seria, posso dirti che non dovrebbero esserci problemi. Se mamma e Giulio hanno ceduto con noi, non vedo cosa ci sia di diverso con voi.
    Si, noi abbiamo una figlia insieme, ma il sentimento non cambia. Non saranno loro ad impedirvi di amarvi, anche se dovessero fare di tutto per reprimere questo sentimento che provate l’uno per l’altro.
    Io e Marco non possiamo non essere felici per voi e sono sicura che vi aspetteranno dei bei momenti per voi, e se ci ripensiamo ci prende la malinconia nel ricordare l’adrenalina che provavamo nello stare attenti a non farci scoprire.
    Ma se vuoi un consiglio da sorella maggiore, riunitevi tu, Rudy, Mamma e Giulio e parlate da persone adulte. Non fate come noi, non scappate dalla realtà.
    Vi facciamo un grande in bocca al lupo e con la scusa vi mandiamo questa foto appena fatta. Ora andate a scuola, sarà lì che passerete le 5 ore più belle di tutta la giornata. Delle vostre giornate.
    Un bacione.
    Eva, Marco e Marta.”

    -Guarda che bella Marta mentre cerca di bere il latte da sola!-esclamò Rudy guardando la foto.
    -Eh già. La stampo così la faccio vedere agli altri in cucina.-rispose Alice mettendo i fogli nella stampante.
    -Sai però che Eva ha avuto una bella idea? Ora che scendiamo potrei chiedere a papà di non andare in bottiglieria pomeriggio così possiamo spiegargli la situazione.-
    -Rudy, mi credi se ti dico che non ho il coraggio di confessare tutto?-
    -Ti ricordi quando papà ha avuto l’infarto?- Alice annuì. –Credevamo fosse colpa nostra, invece involontariamente è stata di Eva e Marco. Loro non hanno avuto il coraggio di parlare, mentre noi possiamo farlo; e se vuoi prima ti porto in un posto dove potremo pensare alle parole giuste da usare.-
    -Ma lo sai che ti amo!-esclamò la ragazza.
    -Anche io.-rispose Rudy baciandola. –Sai scendiamo.-
    Una volta scesi in cucina, la famiglia era al completo.
    -Questa è per voi.-disse Alice dando la foto appena stampata alla madre. –Me l’ha appena inviata.-
    -Guarda Marta com’è bella.-disse Lucia rivolta a Giulio.-
    -Eh già è un incanto.-
    -Eh senti papà, non è che questo pomeriggio potresti andare più tardi in bottiglieria?-
    -Perché è successo qualcosa Rudy?-
    -No no, ma dovrei parlarti.-
    -Si, infatti.- aggiunse subito Alice. –Mamma, se anche tu non prendi impegni è meglio.-
    -Ragazzi, ma siete sicuri di stare bene?-I ragazzi annuirono sorridendo dopo essersi scambiati uno sguardo.
    -Ora scappiamo. Ciao a tutti.-disse Alice, seguita da Rudy.
    -Ma che c’hanno?-chiese Giulio rivolto a Lucia.
    -Boh, sperando che non abbiano combinato niente. Cconoscendoli c’è da aspettarsi di tutto.-
    -Effettivamente c’hai ragione.-

    Londra

    -E anche Rudy ed Alice si sono innamorati. Ora manca Mimmo e… Matilde e siamo apposto.-disse allegro
    -Maddai, Marco. Però sono felice per loro e spero anche che Rudy non dovrà partire per Londra per due mesi.-
    -No, questa volta sarà diverso, e se papà non capirà, scenderò a Roma per fargli capire che arrabbiarsi non serve a niente. Possono passare anche anni, ma se sei innamorato perdutamente di una persona non c’è niente da fare. L’amore è una forza che vince su tutto.-
    -E per questo che nel bel mezzo della diretta dell’X-Tour hai preso l’aereo per venire da me?-
    -Hai capito tutto.-rispose Marco dando un bacio alla fronte ad Eva.
    -Però non ti ho mai detto che io a Milano sono venuta. Ero venuta per te, per dirti che ti amavo, ma non c’è l’ho fatta. Quel pomeriggio ho confessato tutto a Walter e gli ho chiesto anche di non dirti niente.-
    -Hai capito? Bell’amico Walter.-
    -Lui non centra, sono stata io a costringerlo di non dirti niente. Quando ti ho visto ho capito che non potevo manovrare la tua vita, non sei un burattino ed io non potevo usarti a mio piacimento. Ero disposta a sposare un altro pur di non confessarti il mio amore per te. Mi ero convinta che sposare Alex era il modo migliore per non farti soffrire più per me.-
    -Eva, facciamo un giramento.-lei annuì. –Qualsiasi cosa accada a noi, bella, brutta, quando abbiamo un segreto inconfessabile che ci fanno gli amici, giuriamo che tra noi non ci sarà nulla di nascosto? Se non ci confidiamo tra noi, con chi dovremo farlo?
    -Lo giuro.-rispose secca Eva
    -Lo giuro.-rispose Marco.

    Roma

    Rudy ed Alice erano appena arrivati a scuola.
    Rudy stava con Lorenzo, Budino e Diego, ritornato quella mattina stessa dalla comunità dov’era la sorella e ancora non sapeva della novità in casa Masetti; ed accanto a loro Alice parlava con Miriam, Regina e Jole.
    Entrambi avevano confessato agli amici cos’era successo tra loro, e tutti erano felici per la nuova coppia appena nata.
    -Finalemente siete riusciti a dichiararvi.-disse Jole.
    -Non è stato semplice, conosci Rudy ed il suo modo di tenere ben nascosti i suoi sentimenti.-
    -Perché tu hai fatto di tutto per dimostrargli quanto l’amassi, vero?- chiese divertita Miriam.
    -Ora però andiamo in classe.-disse Jole. -Abbiamo compito alla prima ora e sapete quanto rompe la prof di latino se non ci trova dentro.-
    -Si entrate, così io passo in Presidenza da Stefania e poi vado a casa a recuperare un po’ di sonno.- disse Diego
    -Si, e così magari trovi anche la sorpresa.- disse Rudy
    -Che sorpresa?- chiese l’amico.
    -Sono tornati Walter e Carlotta da Barcellona. Si stabiliranno a Roma, anche perché aspettano un bambino.- continuò Rudy.
    -E allora sapete che ve dico? Che torno subito a casa. C’ho sempre avuto voglia di conoscerli.-
    -Allora a dopo.-disse Miriam.
    -Buona scuola, e in bocca a lupo per il compito.-
    -Crepi.-risposero gli amici all’unisono.

    Era l’una e mezza. La mattinata era passata. Qualche bacio al volo, quando per i corridoi non c’era la presenza di Stefania e qualche sguardo pieno d’amore.
    Questa era stata la giornata per Rudy e Alice.
    Al suono dell’ultima campanella, quella che tutti gli studenti amano perché finalmente sono liberi dalle mura di scuola, Rudy portò Alice nel suo posto.
    Era un luogo che gli aveva consigliato il fratello qualche tempo prima“Quando ti sentirai perso e triste, va sul tetto della scuola, quello è il luogo migliore per pensare cosa vuoi farne della tua vita”.
    -Ma dove mi porti?-chiese Alice, mentre Rudy la teneva stretta dalla mano per salire le scale della scuola che portavano al tetto.
    -Ecco, questo è il luogo che ti dicevo questa mattina. Qui sono rinchiusi tutti i miei pensieri e le mie emozioni. A Marco ha portato fortuna questo posto, alla fine il suo amore è trionfato e chissà, magari porterà fortuna anche a noi. Vieni.-disse Rudy sedendosi sul pavimento, invitando Alice a sederti tra le sue gambe, così da poterla abbracciare e tenerla al sicuro dal resto del mondo.
    -E’ bellissimo qui.-esclamò Alice.
    -Lo so. Ho portato anche i viveri. Focaccia al gusto margherita, patatine fritte e coca-cola. - Alice guardò meravigliata Rudy. –Ho ricattato Son Sei per farci trovare tutto.- risero insieme. –E poi quando sei pronta, torneremo a casa.- Ed a queste parole Alice riprese a baciare il suo fidanzato.
    Passarono insieme un paio d’ore. Parlarono di tutto, ma non del discordo che dovevano fare ai loro genitori. Era uno dei loro momenti per stare insieme e soprattutto da soli. Era un momento speciale.
    Alle tre e mezza andarono via, per poi arrivare a casa una decina di minuti dopo.
    Una volta entrati trovarono Giulio e Lucia seduti in cucina.
    Era arrivato il momento di parlare, dovevano trovare il coraggio, così mano nella mano entrarono in quella stanza.
    -Mamma!-esclamò Alice.
    -Papà!- continuò Rudy. –Dobbiamo parlare.-

    Eliessa.

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    I Cesaroni 6: arriverà Christiane Filangeri?

    Grossi cambiamenti per I Cesaroni 6 e così per sostituire Elena Sofia Ricci potrebbe arrivare Christiane Filangeri
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    Cosa succederà a I Cesaroni 6, la fortunata fiction di Canale 5 che, negli ultimi anni ha subito qualche battuta d’arresto? Cosa succederà dopo la defezioni di personaggi importanti del cast storico? Arriverà Christiane Filangeri a sostituire Elena Sofia Ricci? A quanto pare, infatti, la sesta stagione sarà segnata pesantemente da grandi assenze visto che abbandonato il cast Elena Sofia Ricci, Alessandra Mastronardi, Matteo Branciamore e Nina Torresi.

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    La Mastronardi, in realtà, dovrebbe comparire solamente nelle ultime due puntate della sesta stagione, ma, nonostante questa piccola comparsa è chiaro che i telespettatori rischieranno di sentirne la mancanza fin dall’inizio visto che, in moltissimi, ancora sperano che fra il suo personaggio, quello di Eva e il personaggio di Matteo Branciamore, Marco, possa scoccare nuovamente l’amore e i due possano regalare al pubblico un happy end con i fiocchi. Marco ed Eva scompariranno definitivamente passando il testimone ai fratelli più piccoli e lasciando che sbocci il loro amore. Per l’assenza di Elena Sofia Ricci, invece, dopo i vari tira e molla dell’attrice, che ha già abbandonato la serie, e che ora dovrebbe abbandonarla definitivamente, pare che gli sceneggiatori abbiano già pensato ad una sostituta, ma quanto potrà durare se anche Giulio Cesaroni (Claudio Amendola), ha deciso di chiudere la sua avventura alla Garbatella?

    Secondo i ben informati, almeno per la prossima stagione, Amendola potrebbe consolarsi con la Filangeri, o meglio i loro personaggi potrebbero dare vita alla nuova famiglia Cesaroni. Piacerà, però, la nuova accoppiata ai telespettatori che sono abituati a vedere l’attrice insieme ad Insinna nella fiction di Rai 1 dal titolo Ho sposato uno sbirro?



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    Alessandra Mastronardi a Hollywood: “Mi manda Alec Baldwin”

    Il grande attore un giorno le ha detto “credo in te”. Così ora ha un indirizzo provvisorio a West Hollywood. Mentre il fidanzato vive a Londra. Nessun problema, la distanza fa bene alla coppia.

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    (Nella foto, Alessandra Mastronardi indossa un abito Valentino e sandali Paul Andrew)

    Sa che cosa penso non appena atterro a Los Angeles? Che la prima amica che mi aspetta fuori dall’aeroporto è la solitudine. All’inizio, ho pianto per una settimana». I più conoscono Alessandra Mastronardi per I Cesaroni, dove era la giovane Eva, o per un’altra fiction di successo, Romanzo Criminale, in cui era Roberta, la donna del “Freddo”. Qualcuno ancora la ricorda dodicenne o poco più negli spot della Barilla o dei Sofficini. Dopo, è venuto il cinema d’autore, come La bestia nel cuore di Cristina Comencini, e To Rome with Love di Woody Allen. Oggi, Alessandra ha 27 anni, un indirizzo provvisorio a West Hollywood, una 500 a noleggio per attraversare Los Angeles in lungo e in largo e fare provini, «anche 15 in dieci giorni». È stremata, ma anche felice. Di provini ne fa tanti perché è stata arruolata nella Caa, la Creative Artists Agency che rappresenta George Clooney, Nicole Kidman, Tom Cruise, Hellen Mirren, Robert De Niro, Anne Hathaway, Tom Hanks, Penélope Cruz, Cameron Diaz e via così nel panorama di stelle.

    Come è riuscita a farsi prendere dalla prima agenzia di attori del mondo?
    Mi ha presentata Alec Baldwin. Era con me nel film di Woody Allen, anche se non abbiamo girato insieme, ma l’ho visto solo in conferenza stampa. Gli ero piaciuta e si è offerto di crearmi un contatto con i suoi agenti. Mi ha detto: “Credo in te”, una di quelle frasi all’americana che ti aspetti di sentire solo al cinema.

    E lei?
    Ci ho messo mesi a decidermi. Mi fido poco dei sogni. Penso che più voli alto, più ti fai male quando cadi.

    Quindi?
    Lunghi tormenti, tante paure. Ma detesto la logica dell’“ormai”. Sa quelli che dicono: “Avrei potuto, ma ho trent’anni, ormai è tardi”?

    E ha fatto il biglietto.
    Al colloquio in Caa, volevano più che altro capire se parlo bene l’inglese, ma era solo il primo esame. Qui funziona che – prima di prenderti in agenzia – ti organizzano incontri coi casting director e i boss delle produzioni più importanti e vieni arruolata solo se i riscontri sono positivi. Esami a raffica, quindi. Incontravo grandi nomi di Warner Bros o Sony e mi stupivo: in Italia i produttori non ti ricevono, se non sei nessuno, invece qui hanno molto rispetto degli attori.

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    (Nella foto, Alessandra Mastronardi indossa un abito Dolce & Gabbana)

    Che cosa c’era da piangere in quella prima settimana?

    Che vai lì giusto per dire “ci sono anch’io, sono qui” e pensi che non ne ricaverai niente, che è un ingranaggio in cui non entrerai mai. E poi, il lato comico: in quanto italiana, finivano tutti per chiedermi la ricetta dell’amatriciana. Spiegavo la differenza tra guanciale e pancetta al presidente della Warner Bros e tornavo a casa frustratissima. Los Angeles è dura. Io amo New York e pensavo che questa città fosse come New York, maga- ri con ancora più mare. Ma qui non ci sono piazze, bar, strade, non puoi passeggiare. Per incontrare qualcuno, fai due ore d’auto. E a New York non ti pesa mangiare da solo, qui sì, perché tutti sono chiusi, diffidenti.

    E si è data una spiegazione?
    Se sei a Hollywood, è perché hai un sogno da realizzare, che sia nella moda, nel cinema o nell’arte. E quindi tutti ritengono di essere approcciati con un doppio fine. Però è anche bello sentire che la città ha un cuore che batte, fatto di sogni da raggiungere.

    Ha più rivisto Baldwin?
    No.

    Ha conosciuto Clooney, Cruise, gli altri dell’agenzia?
    Mai visto nessuno.

    Woody Allen?
    Nemmeno.

    È nevrotico come dicono?
    Il primo giorno, sul set, mi parlava senza guardarmi in faccia. Ero con- vinta che volesse cacciarmi, ma è proprio schivo di carattere.

    Quindi, lei chi frequenta a Los Angeles?
    Italiani normali, emigrati che cercano una vita migliore e non l’hanno ancora trovata. Di famosi vedo solo Gabriella Pession ed Elisabetta Canalis.

    Quanto tempo sta a Los Angeles?
    Sempre, se non ho set aperti in Italia o qualcosa da promuovere. Tornerò in autunno per presentare la fiction di Canale 5 Romeo e Giulietta di Riccardo Donna, di cui sono protagonista con lo spagnolo Martin Rivas; e per L’ultima ruota del carro, di Giovanni Veronesi, in uscita nei prossimi mesi. Interpreto la moglie di Elio Germano e cavalchiamo quarant’anni di storia italiana, dal 1970 a oggi.

    Il momento americano più duro?
    Un mese fa, dopo varie andate e ritorno dall’Italia. Mi sembrava di vedere solo persone che ci provavano da anni. E mi ero stufata di sentire le solite battute sul mio accento italiano, che tra l’altro mi piace tenere, perché tanto, se non sei americana, ti faranno fare sempre parti da straniera. Succede anche a Marion Cotillard e Penélope Cruz. Poi c’è il fuso orario: nove ore; ti svegli quando in Italia i tuoi amici quasi vanno a dormire.

    Il suo compagno, l’irlandese Liam McMahon, conosciuto due anni fa sul set della miniserie Titanic, è lì con lei?
    Viene quando riesce. Per il resto, ci rincorriamo, provando a gestire una convivenza tra casa sua a Londra e casa mia a Roma.

    Che amore è, il vostro?
    Quello tra due persone che parlano per ore senza mai parlare di lavoro, anche se siamo colleghi. Abbiamo tante affinità. E io, che ero sentimentalmente un disastro, sempre alla ricerca di qualcosa, sempre sull’“io ti salverò”, per fortuna, ho trovato Liam, che mi ha messo sotto la sua ala e mi ha recuperata.

    Pensa mai a una famiglia?
    La famiglia è una cosa meravigliosa, anche se per me non è il momen- to. Ci credo molto perché ho genitori, nonni, zii tutti felicemente sposati da trent’anni.

    Qual è il segreto di amori così lunghi?
    Mia nonna dice: mantenere il mistero. Non ci si cambia e non ci si strucca davanti al proprio uomo, e quando si va in bagno, si tiene la porta chiusa. Se no, diventi come fratello e sorella. Devi mantenere il brivido. E in que- sto, gli amori a distanza aiutano.

    Trucco Barbara Lamelza using Mac Cosmetics. Capelli Giovanni Giuliano with Atelier Management. Si ringrazia Rhea Bozzacchi).



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    Fiction Rai-Mediaset, novità: Chistiane Filangieri ne I Cesaroni 6, Fabio Troiano sarà Troisi, nuovi attori in Un medico in famiglia 9?

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    Le fiction Mediaset sono a caccia di protagonisti in grado di far affezionare gli spettatori, mentre la storia fiction Rai, oltre al nuovo medico, interpretato da Flavio Parenti, allarga la famiglia Martini.
    Fiction Rai-Mediaset, novità: Chistiane Filangieri ne I Cesaroni 6, Fabio Troiano sarà Troisi, nuovi attori in Un medico in famiglia 9?

    Buscetta: Alexis Sweet a novembre girerà la miniserie drammatica incentrata su Don Masino/Tommaso Buscetta (interpretato da Pierfrancesco Favino), il boss di cosa nostra diventato successivamente pentito. A scrivere la storia saranno Claudio Fava e Jordan Runtagh.

    Fiction Troisi: la Taodue di Pietro Valsecchi poterebbe realizzare un film tv dedicato al grande Massimo Troisi. La fiction potrebbe essere diretta da Luca Miniero, mentre il ruolo dell’attore di San Giorgio a Cremano potrebbe essere assegnato a Fabio Troiano.

    I Cesaroni: secondo ASCA, dopo l’uscita di scena di Elena Sofia Ricci, nella sesta stagione della serie il ruolo della protagonista femminile della serie Publispei, che sarà girata da ottobre a Roma, potrebbe essere assegnato a Christiane Filangieri. Si attendono conferme.

    Il giudice meschino: sono iniziate lunedì le riprese della miniserie realizzata da Lucisano per Rai Fiction, tratta dall’omonima opera letteraria di Mimmo Gangemi. Nel cast, oltre ai già annunciati Luca Zingaretti, Luisa Ranieri, Gioele Dix, Maurizio Marchetti e Paolo Briguglia, ci sono anche Gaetano Bruno, Dario Aita e l’attrice tedesca Felicitas Woll.

    Il restauratore: sono iniziate dal 15 luglio le riprese delle otto puntate che formeranno la seconda stagione della serie realizzata per Rai Fiction dalla Albatross Entertainment. Il ruolo della protagonista femminile della fiction, che nella prima stagione era ricoperto da Martina Colombari, è stato assegnato alla new entry Anna Safroncik.

    Un medico in famiglia: nella nona stagione il clan dei Martini si allargherà ulteriormente. Stando a quando riporta ASCA, nelle tredici nuove puntate della serie di Rai 1, non entreranno solo in scena Lorenzo Martini (Flavio Parenti) e il suo interesse amoroso Sara (Valentina Corti), ma anche una moglie, interpretata da Claudia Vismara, e un figlio, Tommy, interpretato da Riccardo Alemanni. Oltre ai nuovi componenti della famiglia faremo anche la conoscenza di Stefano, un amico di Lorenzo. Il ruolo è stato assegnato a Michele Venitucci.

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    L'infelicità degli altri.



    A svegliare Marco ed Eva fu il temporale. Una giornata cupa e grigia, come molte a Londra.
    L’unico lato negativo di quella città: raramente c’erano le belle giornate. Ma a loro non importava.
    A spendere per loro era l’amore. E questo era l’importante.
    Un fulmine doveva essere caduto a pochi metri dalla casa dei due ragazzi, poiché il boato che si sentì dopo la vista del fulmine fu incredibile.
    A quel rumore, Marta si svegliò spaventata, con le lacrime agli occhi ed un orsetto di nome Teddy tra le mani, e fece il suo ingresso nella camera dei genitori.
    -Mamma! Papà! Ho paura.-Disse Marta spaventata
    -Amore mio.-rispose Marco alzandosi dal letto per raggiungere la figlia. –Vieni, stai nel lettone con noi.- Marta abbracciò forte il padre. Quelle braccia la facevano sentire protetta da qualsiasi cosa. Le braccia del padre erano il luogo più sicuro al mondo.
    Marco e Marta s’infilarono nel letto.
    -Ma buongiorno tesoro mio.-disse Eva dando il bacio del buongiorno alla figlia.-
    -Mamma!-esclamò la bambina. –Il tuono mi ha spaventato. È cattivo.-
    -No amore mio, non è cattivo. Quel rumore era la risposta che il tuono ha dato al fulmine. Non è cattivo.-
    Era una domenica mattina e quella famiglia Cesaroni se la prese con calma. Non aveva nessun impegno, nessun articolo da finire, nessuna serata al locale, ma solo la gioia di passare una domenica in famiglia.
    Non era una giornata da andare al parco o fare una passeggiata, ma non si persero d’animo i due giovani poichè al ritmo di musica con la voce di Marco, decisero di cucinare tutti insieme: una bella lasagna fatta in casa, così da poter dare anche a Marta spazio alla sua creatività con l’impasto ottenuto, e poi un bel dolce come dessert. Nulla di estremamente particolare, ma sicuramente molto importante per poter stare insieme.

    A Roma invece, la famiglia Cesaroni aveva persone a pranzo.
    Persone come Ezio, Stefania, Cesare, Pamela, Matilde. Insomma sempre i soliti, ma con una sorpresa.
    I soli a sapere di questa erano Giulio e Lucia. Lo sapevano da tempo eppure erano riusciti a non farsi mai scappare nulla.
    Erano le 13 quando tutti quanti erano seduti a tavolo da almeno un quarto d’ora e si sentì suonare il campanello. Lucia e Giulio corsero insieme verso la porta.
    Aprirono e non dissero nulla.
    Quando arrivarono nel salone tutti rimasero sorpresi.
    Dopo mesi di lontananza, Walter e Carlotta avevano fatto il loro rientro a Roma.
    Avevano lasciato Barcellona, dove avevano entrambi un buon lavoro, una casa, una nuova vita.
    Ma quella per loro non era stata una scelta sofferta, anzi, per quanto gli costò dire addio per un bel po’ di tempo a quella città erano molto soddisfatti della scelta fatta.
    -Walterì sei proprio tu?!-esclamò Ezio.
    -Si papà, a meno che tu non abbia avuto due gemelli!-
    -Ma che ci fate qua? E perché non ci avete detto nulla?-chiese Stefania.
    -Volevamo farvi una sorpresa. Il pranzo organizzato da Giulio e Lucia era proprio per questo. Per il nostro ritorno.-rispose Carlotta.
    -Ma fatevi abbracciare.-disse Ezio andando dai due ragazzi insieme alla moglie.
    -Ma Giulio mo potevi pure dì! Torna Walterino mio figlio e non me stai a di niente, bell’amico.-
    -Se te l’avessi detto non sarebbe stata una sorpresa.- disse Giulio
    -E c’aevete ragione. Scusate ma è l’emozione.-disse Ezio ancora incredulo per essere davanti a suo figlio che non vedeva da mesi.
    -Eh, ma non è finita qua la sorpresa.-esclamò Walter.
    -Che altro c’è?-chiese Stefania.
    -Se siamo tornati non è per una visita di passaggio.- iniziò Walter.
    -Si, siamo tornati per restare. Sapete, da soli a Barcellona non ci sembrava il caso di restare, anche perché nostro figlio non avrebbe mai conosciuto i suoi nonni ed gli amici dei nonni.-continuò Carlotta attirando su di se gli sguardi delle persone presenti.
    -Eh già. Mamma, papà vi comunico ufficialmente che Carlotta aspetta un bambino. O una bambina. Ma che me frega, basta che sta bene.-
    -Non potevate farci regalo più bello!- esclamò Stefania. –Auguri.- disse baciando Walter e Carlotta.
    -Walterì statte attendo da ora la vita del giovane ragazzo t’a sogni.-
    -Papà, sta tranquillo, quella vita l’ho abbandonata appena siamo arrivati a Barcellona.-
    -Senti, futuro nonno.-disse Cesare. –Possiamo fare anche noi gli auguri ai futuri genitori o noi siamo esclusi dai festeggiamenti?- chiese ironico.
    -No, anzi. Vai, vai che io intanto riempio i bicchieri.- disse Ezio, mentre Cesare, Pamela, Matilde e Mimmo davano gli auguri ai due ragazzi.
    -Noi gli auguri ve li abbiamo fatti, ma farveli di persona è tutta un’altra cosa.-disse Lucia. Auguri.-
    -Grazie.-risposero Carlotta e Walter.
    -Ma come, voi sapevate anche questo?-chiese Stefania.
    -Si, beh veramente avevamo chiamato Eva. Sapevamo che doveva venire a Roma, invece poi è arrivato il trasferimento a Londra, così hanno organizzato loro questo pranzo.- disse Carlotta per giustificarsi.
    -Allora.-iniziò a dire Ezio. –Vorrei fare un brindisi a mio figlio Walter ed a Carlotta che da oggi, inizieranno una nuova vita e gli auguro tutto il bene del mondo. E spero anche che Walter finalmente abbia messo la testa a posto.-
    -Sta tranquillo che s’a preso dal padre ‘a testa non la cambia. Alcuni geni so ereditari.-disse Cesare.
    -Daje Cè.-disse Giulio. –Auguri!-
    -Senti mà.-disse Walter. –Non è che per qualche giorno possiamo venire a stare a casa vostra? Avremo la casa sul Tevere ma non credo sia il caso di andare lì ora. Dovremo dare una sistemata prima.-
    -Ma che scherzi? Ma state tutto il tempo che volete. Ricorda che quella è ancora casa tua, anzi vostra e lo sarà per sempre.-
    -Grazie mà.-rispose il figlio commosso, abbracciando prima la donna e poi il padre.
    E così, in casa Cesaroni, si brindava per l’arrivo di questa nuova famiglia. Insomma, non era poi cambiato molto alla Garbatella.
    C’era sempre la solita routine, ed ora con Walter e Carlotta non mancava più nessuno all’appello.
    Quella domenica era l’inizio di una nuova vita in quel quartiere.
    […]

    Tardo pomeriggio.
    A Londra qualcuno sta litigando nella sua casa. Anzi nella sua villa.
    Quel qualcuno è Maya. O per meglio dire la Principessa Maya D’Oil Aldemburger.
    L’etichetta non l’ha mai sopportata. Aveva fatto sempre tutto quello che il padre le ordinava: aveva studiato sette lingue, aveva appreso la storia del suo Paese, le scienze politiche, e tutto ciò che l’etichetta prevedeva. Aveva imparato a non dire mai cosa pensava, aveva imparato a stare seduta a tavola composta, aveva imparato a vivere in un modo apparentemente perfetto e felice, ma alla fine triste.
    Una sola cosa la consolava in quella vita: i soldi.
    Quando le prendeva la malinconia, oppure quella voglia di evadere dalla realtà, insieme al suo autista personale andava a fare shopping. Vestiti, accessori per la macchina fotografica e libri, le cose che amava di più.
    Quello era il su modo di reagire alla vita infelice che aveva.
    Quella sera però aveva litigato violentemente con il padre. Aveva accettato tutto ciò che la corte prevedeva, ma non poteva accettare di sposare una persona che non amava, anche se fosse stata un principe; così prese le sue cose ed andò via.
    Girovagò per Londra a piedi, da sola, senza una meta, fino a quando a sua insaputa si ritrovò sotto casa del cantante che le aveva fatto l’autografo la sera prima.
    Eva e Marta che erano uscite di casa per andare a comprare il pane la videro piangere, con gli occhi gonfi, il rimmel tutto sbavato sulle guance ed il cappuccio enorme del suo giubbino nero alzato per non farsi riconoscere.
    -Ma tu sei Maya!.-esclamò Eva riconoscendola. Lei annuì. –Che hai? È successo qualcosa? Posso aiutarti?- chiese Eva per essere gentile con lei.
    -Nessuno mi può aiutare in questo momento.-rispose Maya asciugandosi con la mano destra le lacrime.
    -Almeno posso offrirti una tazza di te? Dai, su c’è anche Marco, ti rilassi un po’ e poi te ne vai.-
    -Va bene, grazie.- disse accennando un sorriso.
    -Ecco, vedi, già va meglio. Un sorriso può far miracoli.-disse Eva rivolta a Maya mentre infilava la chiave nella toppa di casa per aprire la porta.
    -Ehi Marco, dove sei?-chiese Eva.
    -Sono qui.-rispose lui, uscendo dal bagno della camera da letto con solo un asciugamano addosso che lo ricopriva dalla vita in già, ed un’altra che teneva nella mano destra, mentre cercava di togliete l’acqua in eccesso dai capelli. –Forse è meglio se torno in camera.-
    -Si, è decisamente meglio.-rispose Eva, mentre Maya imbarazzata abbassò lo sguardo.
    Marco quasi nudo appena uscito dalla doccia, beh a Maya fece proprio un bel effetto. “Che bel pezzo di ragazzo pesò. Già la sua voce mi trasmette qualcosa di particolare, ma anche fisicamente non è a fatto niente male, anzi.” Penso la ragazza
    Dopo cinque minuti l’uomo entrò in cucina, dove ad attenderlo c’erano le due donne che stavano assaporando un te e la figlia che era intenta a disegnare sul tavolo accanto a loro.
    -Maya, scusami per prima.-disse Marco dopo aver salutato la fidanzata con un dolce bacio sulle labbra.
    -No, tranquillo.-
    -Allora, come mai qui?-chiese sedendosi al tavolo assaporando i biscotti che Eva aveva appena messo lì.
    -L’ho invitata io. Non è un bel periodo per lei.-rispose Eva
    -Ah mi spiace, e cosa ti è successo se posso saperlo?-chiese Marco.
    -Non mi va di parlarne. Scusatemi.-
    -No, tranquilla, anzi scusami di nuovo, sono stato troppo invadente. Fa parte di me.-disse sorridendole.
    -Certo, la delicatezza non sai neanche dove sta di casa.-rispose Eva scherzando.
    -Eva, amore, devo ricordarti quante canzoni ti ho dedicato? Stai attenta perché la prossima la scriverò per un’altra persona, anzi per un’altra donna.-
    -Ah si? E chi sarebbe questa donna?-
    -Marta!-esclamò l’uomo quando la figlia le si avvicinò portandogli il disegno che aveva appena fatto: Marco, Marta ed Eva insieme in una specie di parco.
    -Sapete, un giorno mi piacerebbe avere una famiglia come la vostra.-disse Maya. –Mi piacerebbe essere così uniti come voi. Siete… speciali.-
    -Non so quanto ti convenga. Non abbiamo avuto una vita facile, ma ne è valsa la pena.-
    -Perché?-chiese Maya curiosa.
    -Perché noi in realtà siamo fratellastri. I nostri genitori non hanno accettato la nostra storia ed abbiamo dovuto lottare per stare insieme. Sono anni che ci amiamo, ma solo da un paio d’anni ci siamo potuti amare alla luce del sole. Prima siamo stati insieme un paio di mesi, senza dire niente a nessuno, poi mio padre e sua madre ci hanno beccato. Quello è stato un periodo particolare ed io sono venuto a Londra per fuggire dalla realtà; ma quando sono tornato da Eva era troppo tardi perché stava già con un altro. Ero a pezzi, perché pensavo che la donna che amavo l’avevo persa per sempre. Poi la notte prima che lei partisse per l’America con il suo fidanzato siamo stati insieme ed abbiamo concepito Marta, e dopo 9 mesi abbiamo scoperto che io ero il padre e che infondo ci siamo sempre amati.-
    -Vabbeh Marco, credo che a Maya la nostra storia non interessi.- rispose Eva un po’ irritata. Quella era la sua storia d’amore e non poteva condividerla con una persona appena conosciuta.-
    -Forse non le interessa, ma è riuscita a farla sorridere.-rispose Marco.
    -Si, è vero. Sorrido perché mi fa capire quanto sia stupendo l’amore e quanto dev’essere bello poter stare con la persona che ami. Il tuo racconto mi ha fatto capire quanto sia così forte il vostro amore, non è da tutti saper rimediare ai propri errori.-
    -L’unico errore nostro è stato quello che ci siamo arresi troppo facilmente davanti le difficoltà.-
    -Ci siamo? Mi sono arreso, perché è colpa mia se ci siamo lasciati Eva, anche se non l’ho subito ammesso.-
    -Ma se tu non fossi partito forse ora le cose sarebbero andate in modo diverso, e chissà, forse Marta non sarebbe mai nata.-
    -Beh, almeno l’amore ha vinto su tutto ed ora siete una famiglia felice. Non importa di chi è la colpa per gli errori passati se ora state insieme. Pensate ad esempio che io non potrò mai essere felice come voi.-
    -Perché Maya? Sei una bella ragazza, sei giovane, hai tutta la vita davanti per trovare la persona giusta, quella persona che farà breccia nel tuo cuore.-
    -No Marco. Quando sei promessa sposa ad un altro le cose sono diverse.-
    -Ma come promessa sposa ad un altro?-chiese Marco incredulo.
    -Perché funziona così per le principesse. Io non sono una ragazza libera, sono la principessa Maya D’Oil Aldemburger. Nelle favole le principesse incontrano sempre il loro principe azzurro che li salva, mentre nella realtà il principe azzurro è solo una persona qualsiasi, con qualche titolo nobiliare ma nulla di più, perché per te resterà sempre e solo un perfetto estraneo. Un estraneo però con cui dovrai cercare di conviverci tutta la vita dandogli anche degli eredi.-
    -Non pensavo esistessero ancora principesse promesse spose ad altri.-disse Eva.
    -E invece si, ed è per questo che sono scappata di casa, per non vedere mio padre che ogni istante mi rimprovera di non essere mai all’altezza di nulla. Comunque ora si è fatto tardi, vi ringrazio per il te e per la vostra compagnia. Grazie di tutto.- disse Maya alzandosi dalla sedia e mettendosi il giubbino.
    -Vuoi che ti accompagni?-
    -No Marco, grazie ma preferisco fare due passi da sola. Devo prendere una decisione molto importante e vorrei rimanere sola.-Marco annuì. –Allora grazie per la vostra compagnia. A presto.- Eva con un ceno di mano salutò la ragazza, mentre Marco l’accompagnò alla porta.
    -Però che vita triste che fanno le principesse.-disse Marco.
    -Ora hai capito perché io preferisco il figlio dell’oste della Garbatella?-risero insieme.
    Intanto Maya, una volta uscita da quella casa, aveva un pensiero fisso: Marco.
    Continuava a ripetersi che era un bel ragazzo, e quando l’aveva visto quasi nudo aveva sentito qualcosa dentro.
    Bellezza? Attrazione? Amore? Passione?
    Ma nello stesso istante pensava che Marco non era l’uomo giusto per lei.
    Marco è un uomo felicemente fidanzato e con una figlia, ma il suo fascino era ben evidente.
    Non era un principe per discendenza, ma poteva diventarlo per matrimonio pensò.
    E così dopo tanti ripensamenti si era messa in testa di conquistarlo, in qualsiasi modo ed a qualsiasi costo. Non avrebbe rinunciato tanto facilmente a lui.
    Non aveva capito se faceva ciò per amore o per ripicca nei confronti del padre, ma voleva Marco tutto per sé.
    Dopo aver preso la sua decisione, la ragazza entrò nel pub della sera prima.
    Ordinò una birra, un’altra ed ancora un’altra fino a diventare brilla.
    Intanto Micheal, aveva chiamato Marco per raggiungerlo al locale: aveva in mente di organizzare due concerti a settimana, oltre il sabato, anche il venerdì sera.
    Arrivato al pub, Marco chiacchierò con i proprietario e dopo vide Maya, ormai sbronza.
    -Ehi, ma che hai fatto?-
    -Bevo. Bevo per dimenticare chi sono.-
    -Dai vieni, ti porto a casa. In queste condizioni non puoi tornare da sola.-
    -No, a casa no. Andiamo all’appartamento del quartiere di Chelsea. Nella mia borsa ci sono le chiavi.-
    -Ok.-rispose Marco cercando di prendere in braccio Maya. Una volta arrivati in macchina l’uomo chiamò Eva. –Tesoro scusami, ma ho un contrattempo, appena arrivo a casa ti spiego. Tu cena con Marta, ci vediamo dopo.- Chiusa la telefonata, si precipitò all’appartamento della principessa. Una volta entrato rimase esterrefatto.
    Una persona normale non si sarebbe mai potuta permettere una cosa del genere.
    Superato la visione del lusso che aveva davanti, con in braccio la ragazza cercò la camera da letto.
    Stese Maya sul letto matrimoniale e la coprì con un lenzuolo.
    -Ehi, non mi lasci sola vero?-chiese Maya.
    -Si. Io devo tornare a casa, mi stanno aspettando.-
    -Per favore, non lasciarmi.-
    -Mi spiace, non posso.-
    “Marco, non fare cavolate, non farti impressionare dalle parole, il tuo posto è a casa con Eva e Marta e non qui. La tua principessa non è Maya, ma Eva quindi il tuo posto non è qui”pensava Marco tra sé e sé.
    -Per favore.-disse la ragazza con aria dolorante.
    -E va bene, ma solo finché non ti sarai ripresa un po’.-Data la sua risposta, Marco si sedette su una poltrona di fronte il letto.
    -No, ti prego, stammi vicino.-
    -Sono qui Maya, non ti lascio.-
    -Ti prego.-e così Marco esaudendo quella preghiera si avvicinò alla principessa, tenendole la mano, fino a quando entrambi non si addormentarono.
    Alle 4 Marco si svegliò.
    -Cavolo! Eva mi uccide!-esclamò l’uomo. Così si alzò delicatamente dal letto e corse dalla sua fidanzata.
    Arrivato a casa, la vide sdraiata sul divano addormentata con un libro in mano. Le diede un bacio e lei si svegliò.
    -Sei ritornato. Dove sei stato?-Eva guardò l’orologio di Marco. –Sono le quattro, che hai fatto tutto questo tempo?-

    Eliesse


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    Eva dei “Cesaroni” se ne è andata.. LEGGI

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    Sei stagioni non son poche da sostenere per una fiction tv italiana, che per di più non tratta di medici onnipotenti o geniali detective, ma si accontenta, più modestamente, di raccontare le vicende di una maxi famiglia che vive alla Garbatella.
    E gli sceneggiatori de I Cesaroni, dopo tre stagioni trionfanti in termini di ascolti, sembrano aver perso quell’energia per proseguire in modo soddisfacente con il programma di Canale 5.

    La sesta e probabilmente ultima annualità dedicata alla confusionaria famiglia romana e romanista guidata da Claudio Amendola, deve fare i conti con le pesanti assenze di alcuni tra i personaggi più amati in questi anni.
    Alessandra Mastronardi si chiama definitivamente fuori dal progetto, dopo una svolta particolarmente deludente e criticata dai fan imposta al personaggio di Eva.

    Matteo Branciamore, che ultimamente ha vestito i panni di Giuda nella fiction Rai su Barabba, sta pensando a una doppia carriera di attore e musicista, mentre Elena Sofia Ricci è ampiamente soddisfatta di essere la protagonista di Che Dio ci aiuti: Suor Angela, infatti, sarà impegnata anche nelle riprese della terza stagione ormai in cantiere.
    Occhi inevitabilmente puntati su Alice e Rudy e sulle loro vicende amorose: Micol Olivieri e Niccolò Centioni sono ormai grandi abbastanza per sostenere sulle spalle una visibilità maggiore!

    Fonte: www.funweek.it

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    Alessandra Mastronardi e il fidanzato Liam McMahon, un 2013 pieno di coccole per l'attrice

    Alessandra Mastronardi e il fidanzato Liam McMahon sono stati beccati a un party di Roma, dove non si sono separati mai, muovendo insieme ogni singolo passo. Per tutto il tempo hanno chiacchierato con alcuni amici, ovviamente non lasciando mai la mano dell'altro, trovando anche il tempo per scambiarsi carezze e dolci sorrisini. Insomma, si sono comportati proprio da fidanzatini adolescenti che vivrebbero ogni secondo della giornata al fianco della propria anima gemella, finché poi, a lungo andare, l'amore diventa un macigno da cui liberarsi!

    Speriamo che Alessandra e Liam non conosceranno mai e poi mai questi aspetti deleteri dell'amore e che riescano a vivere serenamente la loro favola. Comunque, saranno sembrati così appiccicati semplicemente perché non riescono a incontrarsi ogni giorno, visto che entrambi lavorano: lei, che è stata uno dei personaggi principale de I Cesaroni (anche se dalla prossima stagione non ci sarà più), adesso reciterà per Romeo e Giulietta, la fiction nuova di zecca di Mediaset; mentre lui è impegnato in diversi progetti che fanno sempre parte del mondo della televisione.

    Proprio in una serie tv è sbocciato l'amore, tra i due attori: galetto fu Titanic. Speriamo che nella fiction Romeo e Giueletta, la fanciulla non si innamorerà, anche al di fuori della fiction, di un altro Romeo! La vediamo dura, visto che la Mastronardi è proprio cotta a puntino, e ce ne sta dando dimostrazione...

    Ora è prontissima per godersi le meritate vacanze assieme al suo fidanzatino: dove andranno di bello? Forse a Formentera, l'isola più gettonata dei Vip? Assolutamente no. Sono una coppia riservata, loro! Magari opteranno per una baita in montagna.


    www.gossippiu.com

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    Matteo ospite al Premio Charlot il 19 Luglio

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    Matteo sarà ospite il 19 Luglio a Salerno per il Premio Charlot, come si legge dal comunicato:

    Il 19 luglio sul palco dello Charlot salirà il gotha dello spettacolo, della televisione, della radio e del giornalismo italiano. Condotta da Antonio Stornaiolo la serata, che sarà dedicata a Mike Bongiorno e Mariangela Melato, vedrà tra i protagonisti personaggi come Ficarra e Picone, Enrico Mentana, Stefania Petyx, Beatrice Fazi, Amedeo Minghi, Maria Volpe, Niccolò Bongiorno, Matteo Branciamore, Giuseppe Zeno, Simona Cavallari e tantissimi altri ancora.

    Per assistere alle serate del Premio Charlot i biglietti sono in vendita presso le abituali prevendite e sul sito GO2.

    Per qualsiasi altra informazione, vi invitiamo a visitare la loro pagina Facebook.

    Fonte del comunicato: SalernoNotizie.

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    Matteo Branciamore, Marco dei Cesaroni, sceglie Ostia per la tintarella
    L’attore è stato avvistato ieri allo stabilimento La Casetta. I tanti fan lo hanno salutato con simpatia e ringraziato per le piacevoli serate televisive

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    Ostia – Matteo Branciamore, il famosissimo Marco della popolare serie televisiva ‘I Cesaroni’ per la tintarella ha scelto lo stabilimento La Casetta di Ostia. Per la gioia dei tanti fan che ieri, pur rispettando il bisogno di relax del loro idolo, non hanno mancato di avvicinarsi per un saluto e per ringraziare il giovane attore delle tante serate piacevoli che le avventure della famiglia più simpatica del piccolo schermo regala a tanti italiani.


    Autore: Maria Grazia Stella



    www.ostiatv.it/
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    Mostra di Venezia 2013: Nina Torresi, da I Cesaroni al Premio L'Oréal Paris per il Cinema

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    Tra le belle attrici che quest'anno si contenderanno il premio L'Oréal Paris per il Cinema, durante la Mostra di Venezia 2013, c'è anche Nina Torresi. Molti di voi forse non la conosceranno ancora, data la sua giovanissima età, ed è per questo che vogliamo presentarvela.

    Nina, che ha appena 23 anni, è famosa soprattutto per il ruolo della principessa Maya nella serie televisiva I Cesaroni. Il suo personaggio, infatti, si innamora di Marco (Matteo Branciamore), durante la quinta stagione, l'ultima trasmessa da Canale 5.

    In realtà, l'attrice ha iniziato a recitare molto presto: figlia di un direttore di fotografia e di un'operatrice cinematografica, Nina ha girato il suo primo film all'età di 15 anni. La pellicola - Stasera lo faccio - è scritta dalla madre e ispirata alle sue vicende personali, e le è valso il premio come migliore attrice al Giffoni Film Festival.

    Dopo questo debutto da giovanissima, cinque anni dopo recita in Diciott'anni - Il mondo ai miei piedi, per cui vince il premio di miglior attrice non protagonista al Siena Film Festival. Ma è La bellezza del Somaro di Sergio Castellitto che dà una svolta alla sua carriera, rendendola una delle più interessanti star emergenti nel panorama cinematografico italiano.

    Nina si divide tra cinema e televisione, e si descrive come una ragazza semplice, un po' maschiaccio ma romantica.

    Per votare Nina Torresi al Premio L'Oréal Paris per il cinema, non vi resta che andare sulla pagina Facebook ufficiale di L'Oréal Paris Italia, avete tempo fino al 25 luglio. E non dimenticate che sarete voi e soltanto voi a decretare la vincitrice!

    La vincitrice sarà premiata durante la Mostra di Venezia, che si svolgerà dal 28 agosto al 7 settembre 2013.



    www.look-dei-vip.it
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    Micol Olivieri, protagonista de "I Cesaroni" protagonista del video di Francioni






    Micol Olivieri, meglio nota come Alice de "I Cesaroni", e' la protagonista del video del nuovo singolo di Stefano Francioni: "Vento su polvere".

    L'attrice romana compare in qualita' di "guest star" del lavoro realizzato dai fratelli Cristiano e Alessandro Di Felice della Rofilm lab.

    Una lettura ironica e fresca di una canzone dal ritmo coinvolgente, ambientata totalmente in Abruzzo. Tra una piscina olimpionica, un maneggio e l'aeroporto si snodano le vicende dei due personaggi della storia. Stefano tenta di far innamorare Micol con ogni mezzo, non esitando a compiere imprese fuori dal comune per conquistarla.

    E alla fine ci riesce. "Sono molto contenta di aver lavorato con Stefano che, oltre ad essere un bravissimo cantante, e' anche un amico", ha dichiarato Micol Olivieri. "E' importante, tra giovani, scambiarsi idee e creare nuove collaborazioni.

    In Abruzzo ho avuto occasione di lavorare spesso con team di professionisti validi, perciò la vostra regione ormai è diventata un pò la mia seconda casa". Francioni, musicista e attore, nato a Pescara nel gennaio del 1988, ha esordito con uno spot girato in coppia con Alessandra Mastronardi e prodotto da Matteo De Laurentiis, in passato ha condiviso il palco con Povia, Moda' e Studio 3. Il suo primo album si intitola "Sto con me".

    "Vento su Polvere" (in rotazione radiofonica dal 20 giugno) e' il singolo apripista del suo secondo lavoro, realizzato con Francesco Rigon, musicista candidato al Nastro d'argento e al David di Donatello, autore per Ceasarproductions della colonna sonora del film "Scialla!", Nastro d'argento 2012 come Migliore Opera Prima.



    www.abruzzo24ore.tv
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